EXPO VENETO 2015

di Guido Semenzato, Consulente Partner Mercati e Internazionalizzazione delle imprese, MCS Consulting 

Numerose ricerche e studi su aziende italiane condotti negli ultimi cinque anni, ci hanno mostrato con dati e numeri che le imprese più internazionalizzate (che conseguono quindi, maggiori quote di fatturato all’estero) hanno resistito meglio alle turbolenze dei mercati e, spesso, sono riuscite a crescere e a rafforzarsi. Queste aziende sono le sole che sono riuscite a sostenere il peso e le tensioni della crisi ormai diventata strutturale.

Il processo di crescita internazionale non può però essere improvvisato: necessita di una adeguata pianificazione e di una coerente struttura, senza un dettagliato piano export viene precluso l’accesso al credito e ai finanziamenti.

Impegnarsi in un processo di internazionalizzazione prevede scelte aziendali basate non solo sull’export, ma anche su accordi con partners e investimenti diretti fuori dall’Italia.
Un grande appuntamento come il prossimo EXPO 2015, è una occasione imperdibile affinchè molte PMI possano internazionalizzarsi. Non può essere affrontato infatti, in modo improvvisato, dando una immagine ai numerosi buyer provenienti da tutto il mondo, di limitata organizzazione e dimensioni troppo piccole per poter essere prese in considerazione, non avendo uno spessore adeguato per presidiare in modo continuativo i mercati internazionali.

Ecco quindi la necessità per le piccole imprese di dotarsi di sistemi di aggregazione per prodotti complementari o di filiera in modo da “crescere pur rimanendo piccole” e delle medie, di analizzare se la loro struttura commerciale esistente è dimensionata in modo coerente per le nuove sfide future.
La valutazioni di questi elementi sono imprescindibili del cammino da percorrere per raggiungere traguardi internazionali.